La nuova Audi A6 Avant si presenta con un look slanciato e dimensioni importanti: misura cinque metri di lunghezza, ma sorprendentemente ha un bagagliaio più piccolo rispetto alla versione precedente. Il comfort è di alto livello e con gli optional diventa eccellente, anche se il prezzo cresce sensibilmente. L’unica motorizzazione diesel attualmente disponibile è la 2.0 mild hybrid, silenziosa e tutt’altro che pigra.
Scheda tecnica:
Prezzo (versione in prova): € 80.250
Consumo medio dichiarato: 19,6 km/l
Emissioni di CO₂: 135 g/km
Omologazione: Euro 6e
Solo versioni ibride
La nuova generazione dell’A6 debutta inizialmente nella versione wagon, ma da luglio 2025 arriverà anche la berlina a quattro porte. Il design è sportivo e dinamico, con un tetto discendente e grandi prese d’aria anteriori. Attualmente l’offerta prevede due motorizzazioni mild hybrid: il 2.0 TDI da 204 CV (disponibile con trazione anteriore o integrale) e il 3.0 TFSI V6 turbo benzina da 367 CV (solo 4×4). Entro fine anno arriveranno due versioni plug-in hybrid e una 3.0 TDI mild hybrid a sei cilindri. In seguito sarà introdotta anche la sportiva S6 con una versione potenziata del V6. Tutti i modelli montano il cambio automatico a doppia frizione, rapido e fluido.
Prezzi in salita
Il listino parte da € 69.350 per la 2.0 TDI a trazione anteriore. La versione a trazione integrale (quattro) costa € 2.900 in più. La 3.0 TFSI parte da € 84.200. Per confronto, la precedente A6 Avant 2.0 TDI quattro costava € 67.700, mentre la S Line Edition quattro arrivava a € 73.650. L’attuale versione S Line Edition del test, con optional, tocca gli € 80.250 e può superare facilmente i € 110.000 in configurazione completa. Le concorrenti tedesche non sono però più economiche.
Più filante, ma meno capiente
Costruita sulla piattaforma PPC condivisa con Audi Q5 e A5, la nuova A6 Avant è più lunga della A5 Avant di 17 cm, con un passo superiore di 2 cm. Nonostante le dimensioni maggiori e la linea più affilata, lo spazio per passeggeri e bagagli resta simile. Rispetto alla generazione precedente (più corta di 6 cm), il nuovo modello perde 99 litri di capacità nel bagagliaio.
Dotazione da “sorella maggiore”
L’A6 Avant può essere equipaggiata con sospensioni pneumatiche, ruote posteriori sterzanti (che migliorano maneggevolezza e stabilità) e porte soft-touch. Accessori di alta gamma assenti sulla A5, nonostante la stretta parentela tecnica. Euro NCAP ha infatti esteso i risultati dei crash test della A5 anche alla A6, assegnando cinque stelle.
Interni hi-tech
La plancia è identica a quella della A5, con due ampi display di serie per cruscotto e infotainment. La grafica è elegante, ma il software può essere migliorato: il cruscotto ha poche opzioni di personalizzazione e non mostra la mappa a tutto schermo. Inoltre, cambiando modalità di guida, lo schermo non torna automaticamente alla schermata precedente.
La versione S Line Edition include un terzo schermo per il passeggero, utile per navigazione e gestione audio, anche se poco integrato esteticamente. Di serie anche il cruise control adattivo con guida semi-autonoma, l’avviso di traffico trasversale in retromarcia e il monitoraggio dell’angolo cieco. Sedili ventilati (€ 1.100) e a regolazione elettrica (€ 950, più € 250 per la memoria) sono optional.
Praticità da rivedere
Materiali e finiture sono di qualità, ma le superfici lucide trattengono facilmente polvere e impronte. I comandi del volante sembrano touch ma richiedono pressione, con poca intuitività. Il climatizzatore ha comandi a sfioramento sia davanti sia dietro. Più pratico il selettore del volume nel tunnel centrale, che ospita anche porta-bicchieri e un vano non molto profondo sotto il bracciolo. Le tasche delle portiere, rivestite in gomma, sono capienti ma dalla forma irregolare.
Spaziosa per quattro, meno per cinque
Lo spazio per quattro adulti è abbondante. Il quinto passeggero, però, deve convivere con un ingombrante tunnel centrale, tipico delle auto con trazione integrale. Buona l’altezza interna, anche con tetto in vetro (€ 2.850), che diventa opaco premendo un tasto. Il bagagliaio è ben rifinito, con luci a LED, rivestimenti in moquette e accessori pratici come le levette per abbattere i sedili posteriori e le guide fermacarico (€ 250). Assente un vero doppiofondo, occupato dalla batteria ibrida da 1,7 kWh.
Comfort eccellente (ma costoso)
Alla guida, la qualità dell’assorbimento è notevole, specialmente con le sospensioni pneumatiche (€ 2.100), efficaci anche nella modalità Dynamic. Le ruote posteriori sterzanti (€ 1.500) migliorano la manovrabilità e la stabilità, rendendo l’auto agile nonostante le dimensioni. Entrambi gli optional sono inclusi nel pacchetto Tech Pro, che costa almeno € 6.700. Consigliabili anche i vetri stratificati (€ 600), che aumentano l’ottima insonorizzazione.
Motore adeguato, ma non esplosivo
Il 2.0 diesel a quattro cilindri offre buone prestazioni, con un sound discreto. Tuttavia, sotto i 2.000 giri la spinta è debole. Il cambio a doppia frizione interviene rapidamente e il piccolo motore elettrico da 24 CV aiuta nelle partenze e nelle manovre. Lo sterzo è leggero e preciso, mentre i freni hanno una corsa breve e ben modulata. Il sistema 4×4 è efficiente e si disattiva quando non necessario per contenere i consumi.