Perché Mazda ha rimosso i pulsanti dal nuovo CX-5 2026: design, ergonomia e rivoluzione tecnologica

Pubblicato da: Adrian Padeanu | Aggiornato: 11 Luglio alle 8:48am ET

Mazda CX-5 è il veicolo più venduto del marchio giapponese, con oltre 4,7 milioni di unità vendute dal 2012. Con l’introduzione della terza generazione nel 2026, Mazda ha deciso di rivoluzionare completamente gli interni del SUV, eliminando quasi del tutto pulsanti fisici e manopole. Questa scelta ha suscitato molte discussioni tra fan, appassionati e media.

Molti utenti, infatti, hanno espresso perplessità: “Nessun pulsante? Non lo compro”, “Per me l’ergonomia è fondamentale”, “L’assenza del controller rotativo non mi convince”. Eppure, Mazda ha una risposta molto chiara: lo hanno fatto perché i clienti lo chiedono. Apparentemente.

La decisione dietro il cambiamento: parla Mazda

Secondo Tamara Mlynarczyk, Manager delle Relazioni Pubbliche di Mazda North America, l’eliminazione dei controlli fisici è frutto di uno studio approfondito sull’interazione uomo-macchina (HMI). La nuova interfaccia punta a migliorare la sicurezza e ridurre le distrazioni alla guida.

“Basandoci sul feedback dei clienti, abbiamo sviluppato un nuovo sistema HMI che privilegia la facilità d’uso e la filosofia di guida sicura Mazda.”

Nel nuovo CX-5, il tradizionale commander rotativo è stato eliminato a favore di un ampio display touchscreen. Questo permette all’utente di:

  • Usare i comandi vocali per gestire climatizzatore, audio e navigazione
  • Utilizzare comandi al volante per ridurre la distrazione visiva

Contesto storico: Mazda e il rifiuto del touchscreen

Curiosamente, non molto tempo fa Mazda aveva una posizione opposta. Nel 2019, Matthew Valbuena, ingegnere capo per l’HMI, spiegava come l’uso dei touchscreen portasse i guidatori a spostare involontariamente lo sterzo e a distrarsi. All’epoca, Mazda rifiutava l’adozione completa dei touch display.

“Quando il guidatore raggiunge un’interfaccia touchscreen, tende a spostare il volante. Inoltre, deve guardare lo schermo per toccarlo. Per questo eravamo contrari.”

Oggi, la situazione è cambiata. La crescente diffusione di interni minimalisti, in stile Tesla, ha influenzato anche Mazda, che ha deciso di seguire la tendenza senza però rinunciare alla sicurezza.

Minimalismo e tecnologia: i modelli EZ-6 e EZ-60

Il nuovo CX-5 non è il primo veicolo Mazda ad abbandonare i pulsanti fisici. I modelli elettrici Mazda EZ-6 e Mazda EZ-60, sviluppati per il mercato cinese insieme al partner Changan, mostrano già cruscotti digitali completamente semplificati. Entrambi i modelli puntano su un’interfaccia full-touch con schermo centrale di grandi dimensioni.

L’EZ-60 è un crossover elettrico con un display ancora più ampio del CX-5. Anche se non è ancora confermato per i mercati globali, mostra chiaramente la direzione presa dal marchio giapponese: meno pulsanti, più schermi.

Mazda segue BMW: addio anche al controller

Un’altra decisione importante riguarda l’eliminazione del controller rotativo, che era presente tra i sedili anteriori. BMW, con i nuovi modelli della serie “Neue Klasse”, ha già fatto lo stesso. Sembra che anche Mazda abbia voluto uniformarsi a questo nuovo standard.

Un cambiamento definitivo o temporaneo?

Resta da vedere se Mazda continuerà su questa strada anche con modelli come la prossima generazione della Miata o la tanto attesa revival della coupé con motore rotativo. Molti appassionati sperano in una via di mezzo, magari con un ritorno parziale ai controlli fisici.

Un grande display al centro del cruscotto può essere un deterrente per chi ama le auto più analogiche. Tuttavia, la sicurezza, l’integrazione con i comandi vocali e la semplificazione dell’abitacolo sembrano guidare le scelte del brand.

Conclusione: ergonomia vs. innovazione

Il nuovo Mazda CX-5 2026 rappresenta un punto di svolta per il marchio. Il suo interno minimalista e digitale può affascinare chi cerca innovazione, ma anche allontanare chi preferisce ergonomia tradizionale e feedback tattile.

Come sempre, sarà il mercato a decidere se questa mossa sarà vincente o meno. Una cosa è certa: Mazda, pur cambiando rotta, mantiene salda la sua filosofia centrata sul piacere di guida e sull’esperienza utente.

La Mazda CX-5 2026 rappresenta la terza generazione del SUV compatto giapponese più venduto. Il modello si rinnova profondamente negli interni, eliminando quasi completamente pulsanti fisici a favore di una plancia minimalista dominata da un ampio schermo touchscreen. Rimane fedele alla filosofia Mazda di guida centrata sull’uomo, con motorizzazioni efficienti e uno stile raffinato.

Scheda Tecnica Generale

Caratteristica Dettagli
Modello Mazda CX-5 2026 (3ª generazione)
Segmento SUV compatto (C-SUV)
Alimentazione Benzina, Diesel, Mild Hybrid
Trazione Anteriore (FWD) o Integrale (AWD)
Cambio Manuale 6 marce o Automatico 6 rapporti
Posti 5
Bagagliaio 522 litri (fino a 1.620 litri con sedili abbattuti)
Consumi 5.5 – 7.8 l/100 km (in base alla motorizzazione)

Allestimenti disponibili (confronto)

Versione Motore Trazione Cambio Prezzo da (€)
Prime Line 2.0L Skyactiv-G 165 CV FWD Manuale 30.900
Exclusive Line 2.0L Skyactiv-G 165 CV M Hybrid FWD / AWD Manuale / Automatico 33.400
Homura 2.2L Skyactiv-D 184 CV AWD Automatico 38.500
Takumi 2.5L Skyactiv-G 194 CV M Hybrid AWD Automatico 42.200

Punti di forza del nuovo CX-5

  • Interni completamente rivisti, con meno pulsanti fisici
  • Interfaccia HMI con comandi vocali avanzati
  • Motori mild-hybrid efficienti
  • Ottimo comfort di marcia e insonorizzazione
  • Sistemi ADAS di ultima generazione

Concorrenza diretta

  • Toyota RAV4 – Ibrido 218 CV
  • Hyundai Tucson – Plug-in e mild hybrid
  • Volkswagen Tiguan – Nuova generazione 2024
  • Honda CR-V – Full hybrid

Conclusione

La Mazda CX-5 2026 è una proposta solida per chi cerca un SUV tecnologico ma sobrio, efficiente e affidabile. L’abbandono dei pulsanti fisici può dividere l’opinione del pubblico, ma la qualità costruttiva, l’ergonomia e l’esperienza di guida rimangono ai vertici della categoria.