Si chiama Rina ed è la nuova creazione di Automobili Mignatta, piccola realtà piemontese fiera delle sue radici. Si tratta di una barchetta sportiva d’altri tempi, con un’estetica pura e senza fronzoli, costruita interamente in Italia e destinata a pochi fortunati: la produzione sarà infatti limitata a 30 esemplari all’anno.

Stile rétro, anima sportiva

Linee classiche, cofano lungo, assenza di tetto, motore V8 aspirato, cambio manuale a sei marce e trazione posteriore: ecco gli ingredienti principali della Rina. Il tutto accompagnato da un’ossessiva ricerca della leggerezza, ottenuta grazie all’utilizzo massiccio di fibra di carbonio e kevlar.

La carrozzeria muscolosa e pulita, lunga 4,41 metri, punta a un peso complessivo di circa 1.000 kg. Una filosofia ispirata al celebre motto di Colin Chapman: Semplifica, poi aggiungi leggerezza”. Confrontabile per proporzioni con una Mazda MX-5, ma con ambizioni e contenuti decisamente più estremi.

Interni analogici e artigianali

All’interno, la Rina si presenta con un abitacolo essenziale e analogico. Niente display digitali: la strumentazione è composta da cinque strumenti ovali in stile Porsche, con il contagiri in posizione centrale e il tachimetro decentrato, incastonato sopra un pannello con levette in alluminio e comandi fisici per il climatizzatore.

Protagonista assoluta è la leva del cambio manuale, che emerge dal tunnel centrale in fibra di carbonio. I sedili fissi, ricavati nella scocca stessa, sono rivestiti in pelle cucita a mano. Ogni esemplare sarà ampiamente personalizzabile, nel pieno spirito artigianale.

Il cuore della Rina: V8 e puro piacere di guida

Nessun compromesso tecnologico: la Rina monta un V8 aspirato, senza sovralimentazione elettrificazione. La Casa non ha ancora dichiarato i dati ufficiali, ma ha anticipato un rapporto peso/potenza prossimo a 2 kg/CV, il che lascia prevedere una potenza attorno ai 500 CV.

La trazione è posteriore, con differenziale autobloccante, e il cambio manuale è in configurazione transaxle, per un bilanciamento ottimale dei pesi.

Impianto frenante da supercar

L’impianto frenante è firmato Brembo, con dischi da 360 mm e pinze a 6 pistoncini all’anteriore e 350 mm con pinze a 4 pistoncini al posteriore. In opzione sono disponibili anche dischi carboceramici, per chi cerca ancora più prestazioni.

La Rina è una dichiarazione d’amore alla guida analogica e al design puro, pensata per appassionati autentici. Un gioiello italiano per pochi, ma indimenticabile.

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