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Autobianchi A112: storia, modelli a confronto, scheda tecnica e Abarth – guida completa

Guida completa all’Autobianchi A112: storia 1969–1986, differenze tra le serie, scheda tecnica, Abarth 58/70 HP, opinioni, problemi tipici, consigli d’acquisto e confronti con rival

Guida completa all’Autobianchi A112: storia 1969–1986, differenze tra le serie, scheda tecnica, Abarth 58/70 HP, opinioni, problemi tipici, consigli d’acquisto e confronti con rival

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Introduzione

Tra le piccole europee che hanno plasmato il concetto moderno di “city car sportiva”, l’Autobianchi A112 è un’icona. Prodotta dal 1969 al 1986 (con vendite che si protraggono fino al 1987), è stata la palestra tecnologica del gruppo Fiat per soluzioni di packaging, finiture “premium” su formato ridotto e, soprattutto con la A112 Abarth, il manifesto di come un’auto cittadina potesse diventare una hot hatch ante litteram. È la capostipite naturale della Lancia Y10 (1985) e di tutte le city car-chic italiane successive.

Questa guida copre storia, scheda tecnica, differenze tra le serie (I–VIII), allestimenti, motori, Abarth 58 HP/70 HP, versioni speciali, confronti con rivali (Mini, Renault 5, Innocenti, Polo, 127/Panda, Y10), consigli d’acquisto, problemi tipici, manutenzione, modifiche consigliate e valori collezionistici.

Storia in breve (timeline)

Nota: A seconda del Paese, l’A112 è stata venduta come Lancia A112; la cronologia delle “serie” può avere leggere divergenze nelle denominazioni interne, ma le macro-differenze tecniche restano coerenti.

Progetto e filosofia

L’A112 nasce per essere piccola fuori, grande dentro: passo lungo rispetto all’ingombro, sbalzi ridotti, motore anteriore trasversale e TA. Il design è una matita pulita e razionale, con superfici vetrate ampie e coda tronca. Il peso contenuto (intorno ai 680–760 kg a seconda di serie/allestimento) e le carreggiate relativamente generose danno all’auto un handling vivace, mentre gli interni propongono finiture e dotazioni più “ricche” della media utilitaria anni ’70.

Telaio, sospensioni e freni

Motori e trasmissioni

I motori appartengono alla famiglia Fiat “Tipo 100”, famosi per robustezza e reperibilità ricambi.

Le potenze possono variare leggermente per normativa d’omologazione, carburazioni e mercati. L’erogazione è meccanica, pronta e coinvolgente; la 70 HP, benché piccola, offre prestazioni brillanti grazie al peso piuma.

Dimensioni e pesi (indicativi, variabili per serie)

Le misure differiscono in modo non marginale tra serie (paraurti, rinforzi, dotazioni). In generale resta agile e facile da parcheggiare, con abitacolo sorprendente per quattro adulti.

Abitacolo e finiture

Fiore all’occhiello A112: cruscotto leggibile, sedili avvolgenti (più sportivi su Abarth, con sostegni laterali e talvolta rivestimenti dedicati), volante a razze che cambia con le serie, comandi razionali. Le versioni “Elegant/Elite/LX” offrono tessuti più pregiati, cornici cromate, moquette piena e, a seconda degli anni, dotazioni come lunotto termico, autoradio di serie, accendisigari, orologio, accenti in simil legno o alluminio.

Gamma, allestimenti e “tutti i modelli a confronto”

Di seguito una mappa sintetica delle principali varianti (i nomi possono cambiare per anno/mercato):

A112 “Base”

A112 Elegant / Elite / LX

A112 Junior

A112 Abarth 58 HP (982 cm³)

A112 Abarth 70 HP (1050 cm³)

Confronto interno in pillole:
Base vs Elegant/LX: stessa sostanza meccanica, ma finiture e comfort superiori sulle ricche.
903 vs 982/1050: il 903 è economo e semplice; i 982/1050 sono coinvolgenti, con manutenzione leggermente più attenta (carburazione, freni, assetto).
58 HP vs 70 HP: la 70 è più piena ai medi e allunga meglio; la 58 ha un fascino “puro” e meno diffuso (alcuni puristi la amano per il bilanciamento).

Differenze tra le serie (I–VIII)

Le date/denominazioni possono variare leggermente per Paese e “model year”. Qui riassumiamo l’evoluzione tecnico-stilistica.

Serie I (1969–1971)

Serie II (1971–1973)

Serie III (1973–1974)

Serie IV (1975–1977)

Serie V (1977–1979)

Serie VI (1980–1982)

Serie VII (1983–1984)

Serie VIII (1985–1986)

Scheda tecnica (range indicativi)

Motori (benzina, 4 cilindri OHV)

Trasmissione

Freni

Sospensioni

Pneumatici

Prestazioni (indicative, in ordine crescente)

Dati orientativi: le condizioni, lo stato d’uso e le normative dell’epoca influiscono sensibilmente.

Su strada: opinioni e carattere

Pro

Contro

A chi la consigliamo

Confronti con le rivali

Mini (classica)

Renault 5

Innocenti Mini 90/120

Volkswagen Polo (Mk1/Mk2)

Fiat 127 / Panda

Lancia Y10 (successore)

Consigli d’acquisto (storico/youngtimer)

Ruggine: dove guardare

Meccanica

Impianto elettrico

Documenti/omologazioni

Prova su strada

Manutenzione e ricambi

Modifiche consigliate (reversibili)

Valori e collezionabilità

Domande frequenti

Consuma tanto?

È adatta a tutti i giorni?

Meglio 58 o 70 HP?

Conclusioni

L’Autobianchi A112 non è solo una simpatica utilitaria storica: è un punto di svolta per il design funzionale italiano e una scuola di guida meccanica pura. Compatta, leggera, comunicativa, ha anticipato il gusto delle piccole premium e inaugurato la formula “city car sportiva” resa celebre dalla A112 Abarth 70 HP. Oggi è una youngtimer accessibile (nelle versioni base) e investimento interessante (nelle Abarth originali), con una community viva e ricambi meccanici ancora disponibili.

Se cerchi carattere e analogicità in formato tascabile, la A112 è un classico senza tempo.

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