Lunga appena 3 metri, larga 1,55 m e alta 1,53 m, Dacia Hipster nasce da un foglio bianco per anticipare una nuova classe di veicoli urbani: vere auto, ma più essenziali, leggere e accessibili.
È la prima E-Car: un nuovo equilibrio tra auto e quadricicli
Hipster non nasce da una piattaforma esistente, ma dall’idea di creare un veicolo elettrico urbano che
riempia lo spazio tra l’auto tradizionale e il quadriciclo pesante. L’obiettivo è offrire
sicurezza e comfort “da auto” riducendo vincoli e costi di sistemi ridondanti per l’uso cittadino.
Un concept in linea con la direzione che l’Unione Europea sta valutando per favorire
nuove classi di modelli accessibili.
- Dimensioni intelligenti: 3,00 m (L) × 1,55 m (W) × 1,53 m (H) per parcheggiare ovunque.
- Quattro posti veri: abitabilità ottimizzata per famiglie e car-sharing.
- Essenziale dove serve: tecnologie mirate all’uso reale in città.
150 chilometri di autonomia, ricarica semplice e a bassa potenza
Il powertrain è dimensionato sulle abitudini quotidiane di chi percorre circa 40 km al giorno in ambito urbano.
L’autonomia stimata di ~150 km consente un’intera settimana di spostamenti con due sole ricariche.
La ricarica a bassa potenza riduce i costi d’impianto e semplifica l’infrastruttura domestica e condominiale.
- Uso reale: tragitti brevi, stop-and-go, parcheggi frequenti.
- Costi sotto controllo: batteria più compatta, meno massa, meno energia.
- Efficienza urbana: recupero energia in frenata e software calibrato sul traffico cittadino.
«Il nostro design-to-cost incontra il design-to-weight»: contenere massa e complessità è la
leva principale per abbassare il prezzo d’acquisto e l’energia necessaria a muoversi.
Passo lungo, sbalzi inesistenti: massimo spazio in soli 3 metri
Hipster sfrutta un passo allungato con le ruote spinte agli angoli e sbalzi pressoché nulli:
una soluzione da “city-cube” che massimizza abitabillità e stabilità. Le forme piene e pulite trasmettono solidità,
mentre le ampie aperture semplificano salita e carico.
- 4 posti comodi nonostante l’ingombro ridottissimo.
- Portellone in due parti per sfruttare spazi stretti.
- Bagagliaio 70 L (fino a 500 L abbattendo il divano posteriore).
L’interno è razionale: maniglie in stoffa, finestrini scorrevoli, comandi al volante,
e supporto integrato per usare lo smartphone come infotainment (e anche come chiave elettronica),
evitando costi di sistemi multimediali dedicati.
Design-to-cost & design-to-weight: semplicità che fa la differenza
Ogni scelta segue una logica chiara: meno massa, meno componenti, meno costi.
Materiali robusti ma leggeri, meccanismi semplificati e software essenziale si traducono in:
- Prezzo d’acquisto più basso rispetto a molte city-car elettriche tradizionali.
- Manutenzione ridotta e ricambi più economici.
- Efficienza migliore nel ciclo urbano reale.
Tecnologia che serve davvero in città
L’approccio “less but better” privilegia dotazioni utili: assistenze base per la sicurezza,
interfaccia semplificata e funzioni smart legate allo smartphone. Laddove i sistemi avanzati di guida assistita
incidono molto sui costi, Hipster ipotizza un set minimo coerente con velocità e scenari urbani.
Per chi è pensata
- Privati che vogliono un’elettrica cittadina essenziale, pratica e conveniente.
- Flotte e car-sharing: agilità, costi bassi, facile turnover.
- Centri urbani con ZTL e parcheggi limitati: ingombri minimi, zero emissioni allo scarico.